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Madame X e’ un lavoro molto particolare, così come accade con Madonna stessa, lo si ama o odia con forza: non ci sono mezze misure. Leggendo molti post dei fan sui social media,  mi sono reso conto che tutti hanno il proprio album di Madonna preferito e tendono a usarlo come termine di paragoine assoluto: se il nuovo materiale non rientra perfettamente in quello standard, allora cominciano a dire che non è più in grado di scrivere canzoni, che produce spazzatura, che è vecchia e dovrebbe ritirarsi (del resto quest’ultimo commento viene buttato li comunque, non si sa’ mai).

Con mia grande sorpresa, l’album che la maggior parte delle volte viene preso a modello non è ne quell’estratto di puro succo pop che fu True Blue ne Like A Prayer, definito da Rolling Stone «quanto più vicino all’arte il pop possa arrivare». E non è nemmeno il disco acclamato dai critici, Ray Of Light. L’album che molti di questi fan, sempre molto attivi su Facebook e Twitter e che onestamente giudico privi del senso d’ironia, prendono come paragone è Confessions on a Dance Floor, che per carità è una bella collezione di canzoni e un magnifico concept album, ma non può essere considerato come l’essenza totale di Madonna come artista. Se mugugni perché non ti piace Medellin, non dovrebbe essere perché non è un’altra Hung Up ma perché non è una Like a Prayer o una Vogue!

A me Madame X piace molto; è un vero viaggio che ti porta su terreni sia familiari che sconosciuti. Madame X è sia il vecchio che il nuovo. Madame X è sia il riconoscibile che lo sconosciuto. Madame X è un album prodotto molto bene, in cui ogni minimo suono è inserito maniacalmente lì dentro per un motivo, sotto la rigida supervisione della stessa Madonna, cosa che rende pretenziosi e arroganti tutti quei cosidetti fan e critici che lo giudicano solo un gran casino senza una volontà o una direzione precisa. Quando invece ha un’identità precisa e solida, cosa che un album di Madonna non aveva da tempo.

All’album dò 5 su 5, e nella recensione track by track che segue, analizzerò gli elementi che contraddistinguono ogni canzone e che rendono Madame X uno dei migliori album della carriera di Madonna.

01. Medellín

Prima canzone del disco e primo singolo. La canzone che ha introdotto al mondo al progetto Madame X. Quando è stato rilasciato ad Aprile, dire che i fan erano un pò scettici è un eufemismo. Al contrario dei critici musicali, quasi tutti positivamente intrigati dal singolo, molti fan l’hanno odiata subito e non gliel’hanno mandata a dire. Sembrava fossero stati traditi da Madonna a livello personale e, non avendo ricevuto ciò che si aspettavano da lei i social media si sono riempiti di commenti negativi. Il problema principale sembra fosse, oltre alla presenza del trapper colombiano Maluma, l’uso del Reggaeton. Molti dei saputelli di Facebook hanno cominciato a scrivere che Medellin è peggio di tutte le canzoni reggaeton commerciali e noiose apparse da sempre sulla faccia della terra. Beh, e’ vero che il ritmo del reggaeton – che si chiama Dem Bow – derivato da un ritmo popolare jamaicano suona praticamente identico in tutte le canzoni reggaeton, ma l’approccio di Mirwais, (produttore della maggior parte del disco), al genere, con la sua produzione sofisticata, la fa davvero emergere rispetto a tante altre canzoni e se hai un po’ di orecchio educato, lo si stente subito, dal primo ascolto. È anche abbastanza divertente rendersi conto che Medellín e’ davvero la Hung Up di questo album per tutta una serie di ragioni. È una melodia orecchiabile, semplice e ballabile che riesci a canticchiare da subito e che, come il primo singolo di Confessions ha il suo mantra che ti si fissa in testa. “One Two Cha Cha Cha” is the new “Time Goes By So Slowly”! Poi è uscito il video e ha praticamente conquistato la meta’ del gregge di pecorelle smarrite. I passaggi in radio hanno fatto il resto e ora alla maggioranza dei fans piace. Questa è la prova che Madonna sa sempre molto bene quello che fa e che c’e’ un motivo se e’ rimasta in cima alla piramide della musica per così tanto tempo.

02. Dark Ballet


Bene, da dove cominciamo? Quella che arriva dopo Medellin è in realtà la vera prima traccia dell’album. Perché ci introduce lentamente allo strano, oscuro ma speranzoso viaggio di Madame X e comincia a rivelare quello che ci aspetta a seguire. Una melodia molto bella e inquietante accompagnata da un piano e poi da un ritmo sincopato in stile Mirwais che viene interrotto a meta’ canzone da un in interlude di pianoforte che ricorda un po’ George Gershwin, a sua volta seguito da una versione elettronica dello Schiaccianoci di Tchaikovsky che ci porta in un mood oscuro ispirato all’Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, come Madonna stessa ha rivelato. Un video, sulla storia di una moderna Joan Of Arc, interpretata da Mykki Blanco artista di colore, gay e sieropositivo che quì rappresenta le minoranze represse, e’ uscito una settimana prima dell’album. Per dare più forza al messaggio, Madonna sottrae se stessa dal video, facendosi vedere solo in un breve cameo e conservando solo il ruolo di cantastorie. Come Clopin in Notre-Dame de Paris canta e racconta i crimini e il dolore generato nel mondo dagli estremismi religiosi. Decidere di fare di questa traccia un video singolo e’ stata una scelta molto coraggiosa ma Madonna dice chiaramente che non vuole seguire le regole dell’industria musicale, credendo che il pubblico non sia completamente conformato e anzi può dare una possibilità a un qualcosa di diverso dai generi mainstream e da quello che funziona. Sia i critici che i fans amano Dark Ballet.

03. God Control


Dopo un intro al pianoforte seguito da una voce acapella con vocoder, entra in scena un intero coro e ancora non e’ chiaro che direzione la canzone prenderà fino a quando non arrivano i violini, direttamente dalla disco music anni 70 ed è subito chiaro che questa e’ la dance hit di questo album. Musicalmente e’ un omaggio agli anni in cui Madame X era una teenager e cominciava a capire che il Michigan non era il posto ideale in cui vivere. Il pezzo fa tornare alla mente anche qualche influenza degli Chic/Nile Rodgers in quei momenti con la chitarrina mentre il testo parla del controllo della armi in America, un tema che a Madonna sta molto a cuore e che non poteva lasciare fuori da questo lavoro. In un intervista alla Reuters ha dichiarato: “Quando pensi alla quantita di persone che sono morte, sono stato uccise, sono state ferite, le cui vite sono cambiate per sempre per colpa della mancanza di controllo sulle armi in America, è un grande, grandissimo problema”. Madonna descrive questa piaga sociale con una canzone in cui (come gia’ fatto in passato in Till Death Do US Part) usa il contrasto tra una melodia divertente, chiara e solare, quasi una filastrocca per bambini in alcuni punti, e un testo oscuro e tetro.nQuesta canzone e’ perfetta per un video musicale e se il rumor di una clip gia’ giarata, pieno delle protagoniste di Drag Race, e’ vero, non vedo l’ora!

04. Future


Quarta traccia che ha anticipato l’album. Non e’ uscita con un vero video musicale, ma Madonna ha presentato la canzone alla finale del Festival dell’Eurovision a Maggio. Il messaggio della canzone e’ che, per vivere in un mondo migliore, dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare e il modo in cui interagiamo con gli altri. Che siamo tutti uguali e vivere insieme in armonia sarà inevitabile per cui “non tutti quanti andranno nel futuro, non tutti quanti imparano dal passato” e sopratutto “non tutti quelli che sono qui dureranno”. Per rendere il messaggio più forte durante l’Eurofestival a Tel Aviv, Madame X da brava agente segreto ha escogitato un piano. Ha nascosto sulle giacche di due ballerini le bandiere Palestinese e Israeliana e li ha mostrati abbracciati, mentre salivano di spalle una rampa di scala alle fine della performance. Prodotta con Diplo, a Future collabora il rapper Quavo e musicalmente ha delle influenze reggae mischiate con un po’ di hip hop e delle trombe orecchiabili nel ritornello, che ricordano le atmosfere anni ’80 degli UB40 .


05. Batuka


Questa è la traccia piu’ difficile del disco, perché presenta un genere a cui il pubblico medio non e’ spesso esposto. Batuka o Batuque e’ sia un genere musicale che una danza. A quanto pare nata a Capo Verde secoli fa, probabilmente un adattamento locale di una genere musicale ancora più antico del continente Africano. Ad un certo punto i Portoghesi hanno proibito le performance di Batuka perché era un modo per gli schiavi di ribellarsi. Di certo questo non sarà un singolo ma e’ un viaggio interessante verso un paese diverso e un altro secolo. Nelle voci dei cantanti si può’ sentire il dolore, che si allevia solo cantando in gruppo. Batuka presenta la Orquestra de Batukadeiras, un gruppo di sole donne di Capo Verde, un’altra scelta coraggiosa che non tutti digeriranno, ma se proprio non ci riuscite per renderla più appetibile pensatela come a “Madonna incontra Il Re Leone”!

06. Killers Who are Partying


Una delle mie preferite, un inno a tutte le persone nel mondo che sono discriminate. Madonna dice che lei e’ tutte queste persone, lei e’ tutte le minoranze, è gay, è l’Africa, è povera, è una bambina, è l’Islam, è Israele, è un’indigena, è una donna. Un mandolino nostalgico suona per tutta la durata della canzone con influenze prese dal fado, difatti parte del ritornello ha testi in Portoghese. Da notare che le parole del titolo non sono mai menzionate in nessuna parte della canzone.

07. Crave


Il terzo singolo di Madame X e il secondo con un video musicale. Crave è un pezzo hip-hop che incontra l’ RNB, tecnicamente la potremmo chiamare una ballata pop-trap. Nella canzone troviamo il nuovo talento Swae Lee e ci prova che Madonna e’ in grado di fare musica contemporanea Americana esattamente come andrebbe fatta. Il testo parla di una storia d’amore intossicante. Per i miei gusti avrei preferito meno vocoder e al primo ascolto alcune parti cantante sembrano sbiascicate, come se canti con in bocca i suoi amati Grillz. A parte questo il ritornello e’ orecchiabile e memorabile: “Tu sei quello che bramo e i miei desideri diventano pericolosi. I sentimenti non svaniscono mai e non penso dovremmo giocarci”. E anche se questa traccia non ha niente a che fare con l’influenza latina delle altre canzoni dell’album, e’ stato notato che l’essenza del fado, il genere di canzoni portoghesi infuso con un mood malinconico, melodie tristi e sentimento di rassegnazione, può essere trovata nel testo di Crave.

08. Crazy


Una canzone che comincia con le note suonate da una fisarmonica, letteralmente prelevate da La Vie En Rose di Édith Piaf’, un classico che M ha suonato dal vivo con il suo ukulele durante il Rebel Heart Tour e che condivide lo stesso feeling, (ma non nel testo), con questa traccia che possiamo definire una ballata sull’amore e sulle cose pazze che si fanno per amore. Un testo che si trova tra Take a Bow e You’ll See, la storia di qualcuno che si sente ferito e tradito da un amante, ma che sta per riguadagnare la forza e la fiducia in se stesso (“Rimuovo la mia debolezza strato dopo strato”). La canzone e’ quasi tutta in Inglese ma nel ritornello Madonna canta la stessa frase sia in inglese che in portoghese. La voce e’ molto forte e non c’e’ praticamente traccia di vocoder. Decisamente uno degli highlight dell’album con un potenziale da singolo “tradizionale” che potrebbe anche diventare un grande successo da club con un remix, come già accaduto per Frozen.

09. Come Alive


Come Alive se la gioca su un terreno familiare. Un’altra canzone che potrebbe arrivare dal passato affine alle atmosfere di Rebel Heart e la melodia e l’arrangiamento mi ricordano Body Shop, ma il tocco di Jeff Bhasker e Mike Dean la portano ad un livello diverso. I violini campionati in stile Don’t Tell Me e il coro gospel alla fine la rendono molto bella e gradevole.

10. Extreme Occident


Questo pezzo mi da’ l’idea di quella canzone presente in ogni musical che fa da introduzione, in cui il personaggio principale canta in modo tranquillo del momento della vita in cui si trova, come ci e’ arrivato e sopratutto cosa vuole dal futuro. Mandolini, pianoforte e qualche violino accompagnano la voce senza filtri per la maggior parte della traccia, poi entra un loop sincopato che ci porta ad un finale molto drammatico. La vita e’ un cerchio, canta Madame X… Questa e’ la prima bonus track presente nella Deluxe Edition.


11. Faz Gostoso


Si potrebbe tradurre con qualcosa tipo delizioso o appetitoso, Faz Gostoso e’ il rifacimento di una canzone dell’artista Portoghese Blaya, che e’ stata un enorme successo estivo la scorsa estate. Nella cover Madonna rimane molto vicina all’originale, traduce i versi in inglese ma lascia tutto il ritornello identico in portoghese. La struttura della canzone rimane praticamente la stessa e abbiamo anche la presenza della pop star brasiliana Anitta come ospite. E’ una canzone veramente contagiosa!

12. Bitch I’m Loca


Il delizioso Maluma ritorna in questa dodicesima traccia e Madonna e’ proprio LOCA in questo pezzo. Essendo un fan del pop latino apprezzo il fatto che questa e’ una vera canzone pop latina, e’ autentica, visto che per il 90% e’ cantata in Spagnolo a differenza di quelle hit estive tarokke in cui ci sono solo due parole in spagnolo, sempre le stesse, ripetute qua e là. Il ritornello e’ tutto in spagnolo e i versi hanno solo piccole parti in inglese, giusto per non far sentire i Gringo lasciati fuori (sempre gentile lei). Il ritmo reggaetoniano si unisce a un testo divertente e ironico che essenzialmente e’ un dialogo bollente, con Maluma che ci racconta che “lei usa solo Chanel, lo unisce bene ai gioielli di Cartier, che il suo fidanzato l’ha lasciate perché é stata infedele e che ama gli uomini più giovani” come lui. La canzone finisce con M e Maluma che si chiamano con i nomignoli che si sono dati durante la lavorazione e con un sottile e delicato gioco di parole che fa più o meno cosi:

M: È cosi bello vederti Mr. Safe.
Maluma: È cosi belle vedere te Mrs. Crazy. Dove vuoi che metta questo?
M: Uhm, lo puoi mettere dentro.

Grazie a Dio non è un’altra Spanish Lesson (da Hard Candy, 2008), canzoni in cui Madonna non aveva un chiara idea delle differenze tra l’italiano e spagnolo.

13. I Don’t Search I Find


Questa è la traccia che davvero ci porta indietro nel tempo. Sia per il testo che per la musica, è un omaggio al periodo di Erotica. Non so se questo possa anche essere considerato un omaggio a Shep Pettibone, perché sospetto che non siano più tanto amici come una volta, pero’ tutte le caratteristiche che contraddistinguevano le sue produzione ci sono: l’intro delle canzoni e gli stop con gli schiocchi di dita, i violini campionati, le parti di piano house, i momenti parlati alla Rescue Me, le vocals con l’eco e melodie un po’ strane. Fever, Goodbye to Innocence, Deeper and Deeper, Rescue Me, Words e Thief of Hearts qua dentro ci sono tutte e quando ascolti la canzone per la prima volta ti sembra veramente di stare nel 1992, quando abbiamo ascoltato l’album Erotica, che all’epoca era stato definito da molti fans e critici, rischioso, troppo lungo, strano, non decifrabile, pretenzioso e fuori di testa. Ora invece Erotica e’ considerato all’unanimità una dei migliori lavori della sua carriera e una pietra miliare. Il messaggio che questa canzone mi porta è che è meglio godersi e apprezzare le cose che la vita ci porta, si anche un album di Madonna, e non dopo 30 anni se ne hai ancora la possibilità. Comunque davvero un bella passeggiata sulla via dei ricordi.

14. Looking For Mercy


Una ballata carina, diretta, ma comunque anche molto teatrale. Una canzone che potrebbe stare bene sia su Ray of Light che in American Life. Il tipo di canto alla Masterpiece, il crescendo musicale finale alla Power of Good-bye, il testo molto sentito e a volte cantato con passione, quasi rabbia ci fa incontrare la Madonna che ben conosciamo dietro la maschera di Madame X. Questa e’ la seconda bonus track della Deluxe Edition.


15. I Rise


ll secondo singolo anteprima di Madame X e’ una canzone che ispira e praticamente un inno. Comincia con un sample della voce emozionata di un discorso tenuto da Emma Gonzalez, sopravissuta alla sparatoria svoltasi nel liceo Marjory Stoneman Douglas High School. Le vocals di Madonna qui sono molto forti e musicalmente si tratta di un pezzo Urban Pop molto ben prodotto. Il ritornello è un mantra molto semplice: “Mi alzo, mi alzo/ Mi alzo sopra tutto questo, sopra tutto questo / Mi alzo, mi alzo / Mi alzo sopra tutto quanto.” Madonna ha detto che ha scritto I Rise come un modo per dare voce a tutte le persone emarginate che sentono di non avere l’opportunità di dire quello che pensano: “Quest’anno e’ il 50 anniversario del Pride e spero che questa canzone incoraggi tutti gli individui ad essere chi sono, a dire ciò che pensano e ad amare se stessi”

16. Funana


Prima traccia bonus dell’edizione doppio cd. Funana e’ un tipo di musica che viene sempre da Cape Verte, basata principalmente sul suono della fisarmonica. In questo caso abbiamo Mirwais che rivisita il genere in una canzone che e’ un omaggio (funebre) che Madonna fa’ a tutti gli amici e non, grandi talenti della musica che hanno vissuto nella sua stessa epoca e che non ci sono piu’. Per dimenticare le brutte cose della vita Madonna invita tutti ad andare a ballare in discoteca perchè c’e’ ancora bisogno di Elvis, Bob Marley, Whitney, James Brown, Aretha, George Michael, Bowie, 2Pac, Avicii, Mac Miller, Freddy Mercury o Prince Roger Nelson. In quella che sembra una lista tipo rap di Vogue, ma molto piu’ funesta, qualcuno ha notato manchino Michael Jackson e Amy Winehouse.

17. Back That Up to the Beat


Seconda Traccia Bonus dell’edizione doppio cd. Come molti sapranno questa è una delle canzoni nate per Rebel Heart e scritta con Pharrel Williams, ma che poi e’ stata scartata. Ovviamente anche questa era tra i demo del famoso leak del 2015 e onestamente preferisco la versione piu’ frizzante e fuori di testa del demo di Pharrel (che era molto stile Hard Candy), con il campionamento della voce di una sorprano d’opera, che questa versione, pero’ e’ anche bello sentire come quel demo si sia evoluto e la stessa canzone sia diventata qualcosa di completamente diverso.

18. Ciao Bella


Terza traccia bonus dell’edizione doppio cd. Canzone curiosa che di Italiano ha solo il titolo. Non aggiunge ne’ toglie niente all’album, una sorta di Goodbye To Innocence in cui sentiamo campionata la frase Bella Ciao e un guest artist che canta in Africano. Facendo voli pindarici vogliamo vederlo come un omaggio sia alla terra dei suoi avi insieme alla terra del Malawi che tanto ama? Forse, probabilmente, e’ solo una canzone che ci raccontava di un viaggio di Madame X in Africa, travestita da missionaria laica, e che semplicemente non ha trovato spazio nell’album principale.

Mario John
Long time Madonna fan and collector,
webmaster at www.madonnatribe.com